Fiducia.
Non parlo semplicemente della fiducia che lega due persone, che sia per conoscenza o relazione. Parlo di un malessere generale che ho visto (correggetemi se sbaglio) aumentare a dismisura a seguito della pandemia.
Pamela Del Moro
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Fiducia.
Che ci piaccia oppure no, nella stragrande maggioranza dei casi sembrerebbe che l’abbiamo persa. Tutto è cominciato con la sfiducia nei medici e nelle istituzioni, per poi toccare gli ambiti della formazione e della scuola stessa.
Durante la DAD (Didattica a distanza) molti genitori si sono resi conto che alcuni professori non erano degni del ruolo (fondamentale a mio avviso) che ricoprivano nell’educazione di un bambino e molti genitori sono arrivati a difendere i propri figli, a torto o ragione, anche in modo violento.
Succedeva anche prima della pandemia ma i casi erano di meno e nel tempo ho visto un’accentuazione del fenomeno.
Sbaglio?
Quando parliamo poi di rapporti di fiducia tra collaboratori o tra impresa e cliente anche lì c’è molto da dire.
Nascono ogni giorno freelance come funghi per una guerra tra poveri, spesso senza partiva Iva o licenza, terrorizzati o stanchi di lavorare con agenzie che li fanno sentire mortificati da salari miseri e oneri gravosi.
Vedo anche una crescita di fuffa digitale che porta gli imprenditori a pensare che il prezzo basso corrisponda al meno rischio, con il solo risultato di una catastrofe che si riversa sul proprio brand, sulla psiche e sull’equilibrio sempre più precario di una impresa.
e affidarsi
La fiducia, che ha unito il popolo italiano nel dopo guerra a far risorgere il proprio Paese dov’e finita?
Anche quando parliamo di prodotti di qualità, la maggior parte compra un marchio pensando di comprare il meglio per poi scoprire, attraverso un’indagine che non è così.
Pensiamo a quanti oli di oliva vengono venduti nei supermercati come extravergine e poi scopriamo che siamo stati truffati (e manco poco con quello che costano).
Pensiamo ai falsi bio, ovvero i prodotti biologici.
E ora ditemi, voi come ci vivete in tutto questo?
Non vi viene voglia qualche volta di avere accanto quelle 4/5 persone di fiducia con cui lavorare bene, aprirsi un pò e ritrovare quella qualità nei rapporti e si anche nei prodotti che avevamo un tempo?
Ho scelto come foto la massima espressione di fiducia e complicità che lega due persone che compiono un’esperienza a caro prezzo: il risultato finale dipende solo dal perfetto gioco di squadra.
Io ho vissuto diverse volte quel momento di condivisione intensa, toccare l’asfalto con la mano, mentre il pilota è in piega massima ed è un’emozione unica.
